
Si può fare la pinsa romana bimby? Certo. Ma cos’è la pinsa?
E’ una sorta di focaccia/pizza romana, è caratterizzata da una forma ovale, quasi rettangolare, e da un impasto più secco. Rimane morbida ma allo stesso tempo croccante e si può condire come si preferisce.
Curiosità sulla pinsa romana bimby
Il nome pinsa deriva da “pinsare” (dal latino “pinsere”, allungare), verbo che spiega anche la forma ovale di questo prodotto romano. Pare che sia l’antenata della pizza, una una focaccia preparata dalle antiche popolazioni laziali con una miscela di diversi cereali poveri come miglio, orzo, avena, farro uniti ad acqua e sale, che veniva impastata ed allungata e cotta su pietra sopra i carboni ardenti.
Tipica della cucina romana, era già nota nell’antica Roma dove era una pietanza molto diffusa. Anche in epoca moderna nelle trattorie romane, spesso utilizzata per accompagnare taglieri di salumi e formaggi al posto del pane.
Nel VII libro dell’Eneide (I secolo a.C.) di Virgilio troviamo alcuni tra i primi riferimenti a questo tipo di alimento che Enea, insieme al figlio ed ai suoi comandanti, mangiò appena arrivato nelle zone rurali delle campagne laziali, accolto dal re Latino e sua figlia Lavinia.
Di seguito la ricetta della pinsa romana bimby
Pinsa romana bimby: ricetta per 6 porzioni
Ricetta per modello TM6
Ingredienti
- 1750 g di acqua
- 3 g di lievito madre disidratato
- 650 g di farina tipo 0
- 30 g di farina di riso
- 20 g di farina di soia
- 10 g di olio extravergine di oliva
- 10 g di sale
- passata di pomodoro, a piacere
- 250 g di mozzarella, sgocciolata e a fette
Come si fa:
Ritagliare un foglio di carta forno della stessa dimensione della base del recipiente del Varoma, sistemarlo al suo interno e ungerlo con un filo di olio extravergine di oliva.
Porre nel boccale 500 g di acqua e il lievito, mescolare: 1 min./vel. 1.
Accorpare la farina 0, la farina di riso, la farina di soia, l’olio extravergine di oliva e il sale, impastare: 15 min. Spostare l’impasto sul piano di lavoro, compattarlo in un panetto e sistemarlo nel recipente del Varoma. Chiudere il Varoma con il coperchio e tenere da parte.
Inserire nel boccale 1000 g di acqua e impostare Pulizia. Svuotare il boccale.
Inserire nel boccale 250 g di acqua, collocare il Varoma e impostare Fermentazione /3 h/37°C. Rimuovere con attenzione il Varoma.
Dimezzare l’impasto in 3 panetti uguali, compattarli e sistemarli su un vassoio. Coprire con un canovaccio e lasciare lievitare per 1h.
Preriscaldare il forno a 250°C e ungere la placca del forno con olio extravergine di oliva.
Porre sul piano di lavoro una montagnetta di farina di riso e allargarla un pochino. Riporvi un panetto di impasto e stenderlo pressappoco della stessa dimensione della superficie della placca. Sistemare l’impasto steso sulla placca e condire con la passata di pomodoro e un filo di olio extravergine di oliva.
Cuocere in forno caldo per 10 minuti (250°C) ponendo la placca sul binario basso. Togliere con attenzione dal forno e abbassare la temperatura del forno a 200°C.
Condire con la mozzarella, riporre la placca sul binario centrale del forno e proseguire la cottura per 10 minuti (200°C). Togliere con attenzione dal forno e proseguire allo stesso modo con gli altri 2 panetti.
Chi alla pinsa preferisce la pizza, troverà tantissime ricette sul sito, fra queste: pizza con patate e provola.